venerdì 30 marzo 2012

L’Ora della Terra

Si terrà sabato 31 marzo in piazza Bra «L’Ora della Terra (Earth Hour)», evento internazionale organizzato dal WWF per sensibilizzare sul tema del risparmio energetico.

L’edizione veronese dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’assessorato all’ambiente del Comune, prevede lo spegnimento simbolico delle luci dell’anfiteatro Arena dalle 20.30 alle 21.30. Durante la serata i cittadini potranno ritirare in piazza Bra, nel gazebo dell'ecosportello, una candela per formare simbolicamente una «ola» che percorrerà il pianeta. Saranno presenti anche i ragazzi del liceo Fracastoro, che leggeranno brani di amore per la Natura e i giovani del Teatro Laboratorio che reciteranno testi d’amore per il pianeta. L'associazione Dèsegni proporrà inoltre fotografie, scenografie e performance artistiche.

Dopo la prima edizione 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, lo spegnimento dei monumenti cittadini si è diffuso in tutto il mondo.

Il WWF spegnerà simbolicamente le luci di 135 paesi, 5251 città, monumenti e singole abitazioni.

giovedì 29 marzo 2012

Energia da pannelli trasparenti

E se le finestre diventassero dei pannelli solari? Su questo si basa una ricerca innovativa nata dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’Eni.

«Si tratta, in sostanza, di pannelli realizzati con particolari polimeri, tramite l'utilizzo di nuovi materiali a matrice organica colorati e trasparenti», dice Niccolò Astedocente di Fisica Tecnica e Ambientale al Politecnico di Milano. « La loro caratteristica principale è quella di convertire la radiazione solare, che intercettano in lunghezze d’onda “pregiate” per la conversione fotovoltaica e di concentrarne la maggior parte ai bordi, dove possono essere installate celle di piccole dimensioni. In questo modo viene garantito un certo livello di trasparenza, ma soprattutto l’energia solare incidente su ampie superfici viene concentrata su pochi centimetri quadrati, con notevole risparmio sui costi del materiale foto-attivo».

Il potenziale di sfruttamento è estremamente vasto, soprattutto se si pensa ai loro impieghi in campo edilizio. «Con questi nuovi componenti è pensabile la realizzazione di facciate e coperture colorate e semitrasparenti, in grado di illuminare gli ambienti interni, ma al contempo anche di produrre l’energia che vi si consuma», spiega Aste. Le politiche energetiche comunitarie per l’immediato futuro prevedono che i nuovi edifici divengano (gradualmente) Zeb (zero energy building), ossia che l’energia consumata al loro interno debba essere prodotta in loco da fonti rinnovabili. In questo contesto la possibilità di poter trasformare finestre, lucernai, vetrate, pensiline, schermature in generatori di elettricità solare assume un’importanza davvero enorme.

Anche se il nostro è uno dei Paesi più attivi nello sfruttamento dell’energia solare, si deve rilevare una presenza ancora troppo scarsa, nel settore, di prodotti italiani. «In altre nazioni, ricerca, sviluppo e industrializzazione contribuiscono in maniera molto più significativa all’evoluzione tecnologica. Questo lavoro dimostra come la tendenza possa essere cambiata. E come sia possibile, anche in Italia, studiare e realizzare prodotti avanzati ed innovativi».

Dal MIT arrivano i nuovi pannelli solari 3D

I pannelli fotovoltaici sbarcano nella terza dimensione grazie ai prototipi delle nuove celle solari ideate dai ricercatori del MIT, le quali sono disposte in modo tale da ottenere una struttura verticale, grazie ad un nuovo "design in 3D". Si prevede che le nuove celle siano in grado di migliorare l'attuale efficienza del fotovoltaico, il quale si è finora basato prevalentemente sull'utilizzo di pannelli bidimensionali.

Finora la ricerca di settore si era occupata della produzione di celle a basso costo, senza tenere primariamente in conto lo studio di nuove possibilità di miglioramento del loro posizionamento, solitamente destinate ad essere applicate a superfici piatte, come i tetti delle abitazioni private, o a strutture in grado di ruotarle in modo che esse risultassero direzionate verso il Sole.

Le celle solari risultano ora disposte lungo una struttura a torre, che sarebbe in grado di catturare raggi solari provenienti da qualsiasi direzione. Le migliorie più interessanti sono state riscontrate in luoghi del Pianeta situati lontano dall'Equatore.

La resa dei pannelli 3D è risultata ottimale anche in situazioni di cielo nuvoloso o durante i mesi invernali. I risultati ottenuti dagli esperti del MIT sono stati pubblicati tra le pagine della rivista specializzata "Energy and Environmental Science". La realizzazione delle strutture 3D è stata preceduta dallo studio di algoritmi e configurazioni tramite appositi software informatici, a cui sono seguiti esperimenti di laboratorio. La loro produzione di energia è stata giudicata particolarmente uniforme in tutto il corso dell'anno, e ciò sarebbe possibile grazie alla capacità delle strutture verticali e tridimensionali di catturare i raggi del sole anche nei momenti del giorno e nei periodi dell'anno in cui esso si trova più vicino all'orizzonte.

La produzione su larga scala dei pannelli 3D sia avvierà solo dopo che saranno riusciti ad abbattere il più possibile i costi, in modo tale che la nuova tecnologia diventi maggiormente abbordabile a tutti i cittacini.

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